Sono perfettamente d'accordo con daniele (a parte la storia del Brasile che non conoscevo, mi informerò
), quindi non aggiungerò molto. C'è davvero gente assurda in giro, gente che si lamenta che 800 euro non bastano mai, poi magari si comprano il tv 90mila pollici da 5000 euro, con sky e tutto. che non rinunciano appunto alla pizza ogni sabato in pizzeria e simili. Magari lavoratori in nero a cui entrano puliti puliti tot di euro mensili.
Per tornare in argomento poi, ho un amico che lavorava in un distributore e raccontava di gente che con macchina super sportiva si lamentava, FACENDO BENZINA, che a quasi 2 euro al litro era un furto e bisognava scendere in piazza a protestare...
Detto questo però, bisogna anche segnalare la cattiva gestione e il rapporto tra istituzioni e le spa del settore petrolifero:
Partendo dalla tassazione: L'IVA è oltre 30 centesimi per la benzina e quasi 30 per il diesel. In buona sostanza il 57% del costo della benzina e il 53% del costo del diesel sono da attribuirsi a imposte. (il resto è 3\4 di costo materiale e 1\4 è il carico praticato dall'operatore).
Per non parlare delle accise per le emergenze che ancora persistono e che già, avete conoscete.
Io sono sardo e dal 1962 la Saras dei Moratti inquina il territorio e la gente con l'impianto petrolchimico più grande del mediterraneo e da poco studi condotti hanno evidenziato come gli abitanti della zona abbiano subito modifiche al DNA.
Ebbene, nonostante questo noi sardi paghiamo tanto quanto pagate voi che non avete nessuna raffineria installata.
Potrebbe sembrare una mera protesta ambientalista (e infatti mi frega più dell'ambiente), ma non è esattamente così, infatti l'accisa riguarda la tassazione sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo, applicata unicamente nel passaggio della merce dal deposito fiscale a quello commerciale, e non immediatamente, ossia dal momento in cui esce dalla fabbrica. Pertanto, anziché riuscire a tenere in casa le accise di tutto il carburante prodotto a Sarroch,la Regione Sardegna deve accontentarsi di trattenere le imposte relative solo a un quarto della produzione, ovvero il totale di benzina e diesel richiesti dai cittadini sardi: i restanti tre quarti varcano i mari e raggiungono rispettivamente l'Italia, l'Europa e il resto del mondo.
Vi sembra giusto? anche chi è costretto a lavorare con il proprio furgoncino deve subire i rincari e gli interessi delle lobby petrolifere che di certo non muovono un dito per far modificare la legge.
Viva la bici e i mezzi pubblici (e su questi ultimi potremmo aprire un altro topic dedicato ahah)