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La folla sceglie sempre Barabba

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Daniele8787:
E se Benigni fosse un ipocrita?

Vorrei un'analisi dal punto di vista logico.
Guardate:

"Il soggetto ascoltatore X, facente parte del popolo, deve votare perchè il popolo sceglie barabba". Questa la frase in oggetto. Analizziamola.

Siccome X fa parte del popolo, logica vuole che se il popolo TENDE MEDIAMENTE a scegliere barabba, allora stessa identica tendenza avrà anche il soggetto X facente parte dell'insieme "popolo" di cui sono note le caratteristiche, dalla suddetta frase. Quindi la frase si contraddice sin dal principio, agli occhi di un buon logico-matematico.
Poi, aggiungiamo questa

"credo nella democrazia, cioè il potere del popolo"

Dall'unione delle due frasi, come equazioni di un sistema, si ottiene

"credo nella democrazia, cioè il potere del popolo che sceglie barabba"

da questa seguono solo due cose:

1) "credo in barabba"
2) Errore nelle frasi iniziali.

Ma siccome la prima non può essere, (almeno spero) deve per forza essere la seconda opzione. E siccome la seconda equazione è vera, allora l'errore è nella prima equazione/frase.

Ecco vorrei ragionamenti logici. Perchè tutti siamo bravi a parlare... parlare e parlare. ;) ma ciò che conta è la Logica, maestra di vita, e risolutrice di ogni problema.

antonino.spampinato:
no ,non ho letto l'articolo.
Certo a livello intellettuale Benigni si è contradetto.. ma in buona causa.
tu come avrestri convinto la folla a votare? beh sono curioso di sentirti.
ps. cerchi in un luogo sbagliato le persone riflessive (cioè che abbiano pazienza di analizzare più volte la stessa cosa).

Daniele8787:
Si lo so che non è il luogo perfetto...però sempre meglio di facebook. :)
E poi le sezioni off topic esistono per questo. :)
Comunque se leggi l'articolo, comprenderai cosa penso e intendo. :)

Quel che voglio dire, ve lo espongo:
1) siamo tutti degli ipocriti, a sostenere la democrazia e poi a lamentarci che il popolo sceglie i cialtroni, mentre poi gli onesti non riescono a predere neppure lo 0,1% e restano fuori, perchè non hanno i soldi, la bellezza, l'esperienza pubblicitaria per sedurre l'elettore idiota. Andiamo.. lo sappiamo tutti come vanno queste cose. ;)

Allora, o smettiamo di lamentarci, e sorridiamo facendo finta che vada tutto bene, oppure APRIAMO GLI OCCHI E COMPRENDIAMO che il nostro sistema di pensiero è SBAGLIATO!

2) E siccome anche un orologio rotto segna l'ora esatta 2 volte al giorno, anche benigni per una volta, si è arreso all'evidenza scientifica: il popolo sceglie barabba. GRANDE BENIGNI!!! ;D

3) Per risolvere tutto questo problema: DEMOCRAZIA MERITOCRATICA! Ovvero vincolare il concetto di democrazia con quello di merito. VINCOLARLO DAVVERO! Cioè voti se non sei un babbeo ignorante bimbominchia. Se non sai nulla, come voterai? Su quali basi? Le canzoni dei tokio hotel? o maria de filippi? E' chiaro che il voto degli idioti è per il 50% casuale, e il restante 50% va alla parte più negativa della politica, quella tutta apparenza, e zero contenuti.

Daniele8787:
René Guénon, matematico francese, scriveva:

"Il parere della maggioranza non può essere che l'espressione dell'incompetenza, sia che derivi dalla mancanza di intelligenza o dall'ignoranza pura e semplice; e a questo proposito si potrebbero far intervenire certe osservazioni di «psicologia collettiva», ricordando in particolare il fatto assai conosciuto che, in una folla, l'insieme delle reazioni mentali che si producono fra gli individui che la compongono, sfocia nella formazione di una sorta di risultante che non è neanche al livello della media, ma al livello degli elementi più bassi. (da Crisi del mondo moderno)"

PS: non era un fascista. Era un matematico. :)

antonino.spampinato:
letto è compreso l'articolo..
Anche se non sono d'accordo.
Il voto è per tutti, e non deve essere disponibile solo ad alcuni.. poiché intelligenza non vuol dire necessariamente essere immuni da non sbagliare.

io stesso mi considero dalla fascia più bassa, anche se in matematica andavo bene (9)..
ti racconto un'anetodo: a scuola un giorno il prof. di matematica, durante un interrogazione mi sorprese sorridere (stavo parlando con una ragazza), è mi disse: ti vedo compiaciuto, vieni alla lavagna.. come si può immaginare non riuscì a combinare nulla.. da quel momento, mi sono sentito in obbligo di dimostrare a me stesso è al prof. chi ero.. passando qualche mese mi rifeci interrogare guardando il suo stupore negli occhi (lui pensava che fossi un idiota).
Via via mi trovavo bene con la matematica, un giorno il prof interroga un' alunna ,dove mi accorsi che il prof non avevo visto un errore di un'ecquazioni.. ovviamente non avevo pensato alle conseguenze della mia compagna di classe, che alla fine il prof gli diede un bel voto..
il prof si congratulo con me con un nove, e da qual punto, non ha voluto più interrogarmi..anzi chiedeva conferma a me se tutto era apposto, ad ogni interrogazione che lui effettuava.

chiedo scusa, lo so benissimo che questo anetodo, non è pertinente con l'argomento.
però spiega, che per svolgere la matematica non ci vuole chissà chì, di intelligenza.
ora purtroppo o il vuoto dentro me, non ricordo nulla delle materie scolastiche.

continuando il discorsro sul voto, è giusto esserne tutti partecipi, poiché condividiamo le stesse leggi.

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